Samuel Hidalgo è il volto nuovo dello staff tecnico dello Junior Parma 2024. Non solo della prima squadra, perché il pitching coach venezuelano sarà il responsabile della filiera dei lanciatori dall’Under 15 in poi. Una scelta importante per dare una continuità tecnica ed una base comune ai giovani prospetti. Arriva in via Parigi con alle spalle già quasi 15 anni di esperienza da tecnico in diverse accademie centro-sudamericane e con la Federazione Argentina, dove ha già collaborato con Juan Pablo Angrisano, che lo ha voluto ora al suo fianco anche con la nostra divisa.
“Sono molto molto contento di essere qui e sono molto grato allo Junior di avermi dato questa possibilità di essere il pitching coach di tutte le squadre della società. Spero di dare il massimo e di avere un impatto positivo sul club e sui ragazzi”, racconta Samuel.
“In queste prime due settimane ho potuto conoscere i ragazzi delle diverse categorie. Sono tutti ragazzi con tanta voglia di lavorare, molto curiosi di conoscere e di imparare anche quello che sarà il lavoro che andremo a fare di qui ai prossimi mesi”.
Un lavoro che si concentrerà su aspetti già ben delineati:
“Abbiamo tre obiettivi principali. Il primo è prepararci per l’inizio della stagione, fisicamente e mentalmente. Il secondo è imparare a conoscerci, quali sono i nostri punti di forza, quali sono i nostri lanci, con quale combinazione di lanci possiamo andare ad affrontare un battitore avversario. Il terzo è imparare ad affrontare una partita con la giusta mentalità, come interpretare il ruolo, le singole situazioni che troveremo in partita”.
“Mi piacciono i lanciatori intelligenti, quelli sanno sentire la partita, che sanno capire il momento e la situazione di gioco. Il lanciatore che impara a gestire le proprie emozioni può controllare la partita. Da qui, poi, può continuare a crescere e imparare sempre di più. Il mio ruolo sarà quello di essere un ponte per arrivare ad interpretare queste situazioni”.
Samuel si sta già ambientando bene anche in città: “Mi sta piacendo molto Parma. È la mia prima volta in Europa e cerco di prendere il massimo da questa esperienza, prendendomi tempo per camminare per le vie del centro mangiando una focaccia”.